Viaggi: I Castelli Romani e Roma, un immancabile connubio
Questo territoro appartiene a Roma, per storia e tradizione, da sempre: Albalonga, la città pre-romana che, insieme ai Sabini e agli Etruschi, fondò l’Urbe era quasi certamente sul territorio di Castel Gandolfo.
La città di Tuscolo con il suo teatro osserva interamente il territorio romano e poco più in basso, dove oggi c’è il così detto Colle delle Ginestre, c’era la villa di Cicerone.
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Nel medioevo, nascono i primi “Castelli” dei signori romani e più tardi, nel rinascimento e nell’epoca barocca, sorgono e si trasformano splendide ville aristocratiche.
Alla fine dell’ottocento ed agli inizi del novecento l’alta borghesia romana decide anch’essa di costruirvi le proprie residenze estive.
Da secoli architetti ed artisti lasciano in questo territorio i segni del loro passaggio. Trovano nel rinascimento e nell’epoca barocca un terreno fertilissimo. Le nobili famiglie romane, per le loro residenze estive, danno vita ad una incredibile sequenza di ville che sovrastano ogni colle o monte dei Castelli Romani.
L’arte del costruire e del vedere e vivere il paesaggio lascia qui alcuni tra i più interessanti esempi di ville nobiliari d’Italia.
Le più importanti arterie dell’epoca antica, che ancora oggi esistono, verso il sud sono: la Via Latina, oggi identificabile nel tracciato dell’attuale via Anagnina, e la Via Appia che attraversa diversi paesi dei Colli Albani.
Una alla sinistra e l’altra alla destra di Monte Cavo, centro di questa regione.
Sin dall’antichità questo monte ha avuto un valore simbolico per le popolazioni in quanto la sua altezza lo rende visibile da tutto il territorio romano.
In tarda età repubblicana la via lastricata, che ancora oggi possiamo percorrere, era percorsa dai generali vittoriosi cui era stato concesso il privilegio di potersi recare al tempio per ringraziare il dio per la vittoria conseguita.
Oggi salendo la così detta Via Sacra, attraversando il magnifico bosco di quercie e castagni, possiamo goderci una splendida passeggiata tra natura ed archeologia.
La Via Appia Antica, detta anche Regina Viarum, che parte da Roma è stata tracciata nel 312 a.C. dal censore Appio Claudio. Era la principale strada di comunicazione di Roma con il meridione d’Italia e, di conseguenza, con la Grecia e l’Oriente.
Oggi l’antico tracciato è visibile per diversi chilometri in un magnifico paesaggio e le testimonianze che lo contornano sono tra le più interessanti della storia classica: tombe, mausolei, cippi, pini e rovi tra i massi poligonali di lava che lastricano la strada. Un’esperienza da non perdere. Attraversare il viadotto di Ariccia che immette direttamente sulla piazza principale del paese al momento della penombra quando il sole sprofonda nel mare ed i colori si accendono dell’intensità di un fuoco in spegnimento.
Lo sguardo spazia lungo la Campagna Romana fino al mare ed il volgere del giorno, quasi sempre, infiamma Palazzo Chigi e la Chiesa dell’Assunta del Bernini.
E’ li che durante l’estate i romani, per tradizione, fuggono al fresco delle colline per trascorrere una serata tra grandi abbuffate di porchetta e stornelli tradizionali.