La pittura di Francesca Coccurello

Testo di Pietro Palopoli

È una luce leggera che accarezza l’aria, e crea i colori di ogni foglia, di ogni ramo, di ogni farfalla, di ogni essere che si affaccia nel mondo.
Lascia persino intendere suoni, musica per le nostre orecchie, stormire di foglie, fruscii, persino canti, misteriosi versi di creature nascoste.
Ogni cosa risuona e reclama prorompente il suo posto nel nuovo ciclo della vita che sboccia.
Vorremmo non finisse mai questo prodigio che ci presenta la natura unità, intenta a regalarci il quadro che si rispecchia nella nostra testa come un miracolo.
Si rinnova la terra, un nuovo ciclo inizia, lascia sperare, tutto può accadere, anche che l’incantesimo che si manifesta in quest’ora continui ancora, che nulla turbi questo momento, che l’armonia continui ancora a stare insieme a noi.
Niente è precluso, in questo tempo, niente è costretto, niente è incatenato, anzi, persino che si possa ognuno vivere in pace, con rispetto e giustizia.
È la bellezza, è la chiave misteriosamente fatta per aprire la porta dell’universo che rinasce, è il senso che si manifesta in ciascuno come tale, basta soltanto assecondarlo a mente aperta, basta soltanto non respingerlo.
Basta tornare bambini anche per un solo momento: è la bellezza, quella che salva il mondo.

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